mercoledì 6 gennaio 2010

LA TEORIA ENDOSFERICA DELLA TERRA CAVA

E' fondamentalmente una questione percettiva: la nostra mente trasforma tramite la meccanica percettiva della retina dell'occhio una serie di immagini lì...dove in realtà esse non sono!
Osserviamo una stella nel cielo: la nostra mente immagina un percorso rettilineo, perchè la luce ha una deflessione e non è dunque nemmeno detto che la stella si trovi in quel punto o che esista ancora nel momento in cui viene osservata.
Non esistono nell'Universo distanze rettilinee perchè esso è un enorme campo magnetico, dove le distanze sono compresse in funzione della gravitazione e della curvatura.
Tempo fa venne attuato un esperimento in Giappone: furono fatte due profonde trivellazioni nella crosta terrestre e vi furono introdotte due sonde. Secondo la teoria classica le due sonde ad un certo punto avrebbero dovuto convergere, in realtà ciò non avvenne affatto!
Un'altra questione è relativa alla velocità della luce.
Non è possibile trasformare in una misura metrica il flusso fotonico della luce, come viene comunemente fatto. Noi non conosciamo nulla sulla processione e sull'accumulo dei fotoni: è come voler misurare in Watt la distanza tra Torino e Milano, non è possibile e, oltretutto, non tiene conto della dispersione luminosa.
Immaginiamo di dover camminare 10 km per raggiungere la cima di una collina in lontananza.
La distanza misurata idealmente tramite una linea retta non coincide con quella effettivamente esistente. La distanza effettiva è costituita da una parabola tra noi e la cima della collina. Quando ci mettiamo in cammino per raggiungere la cima della collina, subiamo anche noi durante il tragitto, una deformazione della realtà.
E' difficile rendersene conto, perchè noi siamo partecipi della trasformazione della realtà. Sarebbe più facile se potessimo osservare da fuori.
La stella percepita all'esterno della circonferenza della terra, in cielo, si troverebbe in realtà all'interno della terra! La falsa immagine è causata appunto dalla curvatura e dalla compressione magnetica.
Di fatto in una distanza, ad esempio, di 100 km, dopo il primo km, il secondo, il terzo, ecc...i chilometri non sono più come li intendiamo normalmente di mille metri. Dopo diversi km, ogni km diventa un'inezia!
Abitiamo in realtà dentro la crosta terrestre e il centro dell'Universo è il campo esistente tra il Sole e il centro Stellare. Inotre, a causa della curvatura dello spazio, non si riesce mai ad arrivare al centro della sfera.
Ora possiamo sconfinare in un assioma filosofico e chiederci: "ma cosa c'è fuori?"
Ci siamo noi che proiettiamo il nostro Sogno, la nostra illusione.

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